BM Hunting, una storia italiana
C’è stato un tempo in cui pareva che nulla di nuovo si potesse dire in termini di abbigliamento tecnico da caccia. Poi, è arrivata BM Hunting.
Nata da un’idea di Roberto Brincivalli (fondatore e titolare) – cacciatore beccacciaio accanito con esperienza ultradecennale nel campo delle confezioni – in breve è riuscita a divenire un vero e proprio punto di riferimento, con schiere di fedelissimi utenti che dei suoi prodotti non riescono più a fare a meno. C’era da aspettarselo dato che sin dai primi, quasi artigianali prodotti da caccia – penso ai pantaloni – tutto nasceva all’insegna di una filosofia semplice quanto intelligente: “da un cacciatore, per i cacciatori”. Quelli veri.
Gli era infatti che Roberto i “suoi” pantaloni da caccia – come li voleva lui, come sarebbero serviti a lui – semplicemente non li trovava. Cioè, non c’erano. Non esistevano. E non esistevano perché nessuno li produceva.
Fu così che quindi semplicemente decise di farseli da solo, coniugando alle sue esigenze la sua esperienza duplice, in termini di vita nei boschi e capacità produttive. Erano capi unici, che tuttavia in breve amici e conoscenti presero a chiedere e desiderare. E Roberto li accontentò. Poi, si sparse la voce e dalla domanda sempre più crescente scaturì la risposta: era nata BM Hunting col primo, semplice sito “pantalonidacaccia”.
Vennero poi le giacche, i gilet e gli accessori. Sino ai giorni nostri: dove dietro ogni concept, innovazione e proposta, c’è un vero e proprio centro di ricerche e ingegnerizzazione dei capi capace di raccogliere le istanze derivanti dai professionisti e dai semplici appassionati che i capi li portano davvero dove si possono vagliare tutti i loro limiti (se ci sono) e tutti i loro pregi: “nella natura selvaggia, sotto tutti i cieli del mondo”.
Siamo quindi dinnanzi a un caso più unico che raro: un’azienda che opera quasi a canone inverso, non proponendo quindi delle scelte fatte in termini apicali e sperando che queste incontrino un mercato. Quanto piuttosto un’azienda che ha un filo diretto continuo coi suoi ambassador e utenti, e li chiama, li ascolta e mette in pratica i vari consigli al fine di garantire il massimo e nulla meno in termini di soddisfazione finale per chiunque. E questo non è solo rivoluzionario e importante, è tutto. Specie poi se parliamo di capi d’abbigliamento destinati a servire chi avrà solo quelli come protezione nelle più calde giornate in campagna come in quelle più fredde fra i boschi, nelle battute col sole come in quelle sotto piogge battenti e fra l’infuriare della bora. Un uomo, i suoi cani, e le mille asperità della natura vera. Quella che non è tenuta ad essere gentile con l’uomo. Quella dove dominano la roccia e il rovo, lo spino e la nebbia. E lì, o quel che hai addosso funziona e allora la caccia è solo un piacere. Oppure, il tutto si trasforma in una specie di tortura dove ti ritrovi cotto o ghiacciato, graffiato e inzuppato, sino al limite di vederti preclusi alcuni scenari che spesso sono i migliori in termini di possibilità d’incontri e soddisfazioni.
Quanto tutto questo fosse basilare, lo poteva capire solo un cacciatore. E vale più di 1000 garanzie!
Dalla funzione, alla forma
Per la concezione dei capi BM è sempre partita da due fattori basilari, operando a canone inverso rispetto al nomale mondo delle confezioni. Al centro non la forma accattivante o il particolare che “cattura l’occhio”, quando piuttosto la fisiologia umana in termini di capacità motorie e necessità di protezione, seguita da un’analisi profonda dei teatri in cui le varie attività si sarebbero poi venute a svolgere. Perché o un capo da caccia ti cade come un guanto permettendoti di muoverti liberamente protetto dall’ambiente, o non è un capo da caccia.
Le conformazioni quindi asciutte, lineari dei vari capi, come l’uso esclusivo di materiali all’avanguardia, proprio da questo e solo questo derivano. Dunque, non 100 modelli di giacche e pantaloni con tagli strani giusto per dare l’idea di aver creato qualche cosa di nuovo, ma solo quelli che servono per garantire perfetta esecuzione di tutti i movimenti in pieno comfort, garantendo tutta la protezione che serve da spine, rovi e clima.
I grandi classici sono tutti confermati, con solo alcune migliorie tecniche in grado di renderli ancora più confortevoli e performanti. La bellezza ne viene di conseguenza. Ad esempio, nella giacca SHIELD, cambiano la qualità di lampo e i tagli delle tasche, la cacciatora da obliqua si fa orizzontale, ampia e accessibile dai due lati. Il gilet HUNTER, sostituisce l’alcantara degli spallacci con più tecnico Keramide°, snellendo vieppiù le forme. Nei pantaloni, spariscono lampo in fondo e bottoni automatici, per una maggiore leggerezza e dare a tutti a possibilità di accorciare facilmente i capi senza doverli destrutturare.
Ma il focus per il 2021/22 è una linea tutta nuova, che entra invece prepotentemente alla ribalta promettendo meraviglie. Ed è una vera e propria rivoluzione copernicana derivata da un’attenta analisi del periodo storico che stiamo vivendo.
Sì, avete capito: parliamo di stagioni sempre più calde, dal tempo delle quaglie sino al cuore dell’inverno. Parliamo di boschi e foreste da tempo abbandonati, sempre più terreno del rovo e della marruca.
Tra l’ascissa e l’ordinata della leggerezza quindi e della protezione, è scaturita la nuovissima linea GREEN POWER, il cui nome è di per sé tutto un programma.
BM Hunting GREEN POWER, fra leggerezza e protezione nel segno della modularità
Al centro del progetto quindi, l’idea di fornire una nuovissima linea di capi caratterizzati da leggerezza in primis, il tutto senza rinunciare, anzi, alla capacità di proteggere il cacciatore da qualsiasi asperità ambientale. Con un ulteriore macro concetto poi, a fungere da perno attorno al quale far ruotare ogni cosa: la modularità.
Il punto di partenza e che concretizza tutto questo, non poteva che essere lo straordinario capo spalla che già dal nome definisce un universo: lo Woodcock HYBRID.
No, non funziona a benzina ed elettrico, ma va comunque che è una “bomba”, garantendo prestazioni eccezionali e consentendo di risparmiare denaro ed energia nella sua natura di all-in-one. È infatti una giacca a taglio bomber, ma è anche un gilet: basta staccare le maniche con la pratica zip. È di per sé leggero, leggerissimo. Ma prevede la possibilità di dotarsi di sotto giacca tecnici (UNDER JACKET) in grado di garantirne l’utilizzo dai più 20/25° sino ai -10° senza problemi.
È idrorepellente, ma pienamente traspirante. Senza poi dire che consente di passare fra i roveti più atroci, certi di non riportare il minimo graffio o “punturina”. Le tasche, sono conformate in maniera del tutto anatomica e fisiologica, con un occhio – anzi, due – a scomparti ad hoc per tutta l’elettronica (visto che ci siamo arrivati…!) che ormai fa parte della nostra vita di uomini e cacciatori.
Il tutto verde – di un verde unico, con punta di marrone che lo fa bellissimo – è fortemente voluto per ampliarne lo spettro di utilizzo, come poi spiegheremo attentamente. È infatti il perfetto capo per il cacciatore specie di beccacce (che evoca già dal nome) coinvolto in attività cinofile 365 giorni l’anno, ma si discosta dalla massa per non presentare quegli inserti permanenti ad alta visibilità, che ne avrebbero precluso l’uso in cacce d’appostamento o similari, dove invece conta la qualità mimetica. Come dicevo, i perché di questa scelta strategica li capiremo a tempo e luogo, e sarà una sorpresa. Per ora, ci basti sapere che completano la gamma ancora una volta 3 pantaloni, che poi è uno solo declinato in tre livelli di pesantezza con lo stesso taglio e concept iper anatomico, in grado di garantire performance sportive.
Il primo livello/capo ha nome FREEDOM (libertà!), ed è caratterizzato da tessuto antistrappo con base di Cordura° bielastico e inserti in Kevlar°/Keramide° e tessuti rip-stop. Una piuma per quaglie, addestramento e caccia in montagna. Strepitoso per le giornate più calde e tutte le attività puramente cinofile.
Il secondo livello – per l’autunno e i boschi da fagiani e le prime beccacce – si chiama WOODS, e lo caratterizzano inserti di tessuto più strategici e caratterizzati da spiccata impermeabilità senza compromettere la traspirabilità
Il terzo, ha nome THORN, che altro non vuol dire che spino!
È il pantalone per eccellenza per la caccia alla beccaccia nel forte e per tutte quelle forme di attività venatoria che richiedono assieme alle performance dinamiche, un perfetto isolamento dalle asperità climatiche e delle essenze del sottobosco (penso a chi segue le mute dei cani da cinghiale…) – dal rovo alla marruca – il tutto garantito da membrana interna EBW MECPOR° e Keramide° ad ampio sviluppo applicata su tutta la superficie della gamba.
Per concludere in bellezza, ecco anche i 3 gilet super leggeri a nome BREEZE (brezza).
Uno verde-nero, gli altri due con maglia in rete alta visibilità rossa e orange per garantire in ogni caso la giusta alta visibilità, che è la forma principale di sicurezza e non solo passiva.
Già, l’alta visibilità…
I nuovi accessori BM Hunting: gilet Safe e ghette Easy
Si chiama SAFE (sicurezza), ed è l’uovo di Colombo. Parliamo di un mini gilet/schienalino orange ad altissima visibilità, in Cordura° anti strappo robustissima quanto leggera, portabile “a riposo” normalmente in una tasca, che una volta indossato tuttavia trasforma ogni capo (anche quelli che già avete), in un un capo ad alta visibilità, capace fra l’altro di alloggiare con gli specifici gancetti palmari di beeper e satellitari in tutta comodità, lasciando libero accesso a tutte le tasche anteriori e posteriori, cacciatora inclusa.
L’idea è nata dagli schienalini tipici della pesca sub, dove si alloggiano i pesi per negativizzare il corpo in acqua.
Questo, serve invece a garantire tutta l’alta visibilità che serve, quando serve, e solo quando serve. Il tutto, in pochi grammi di peso e con una qualità di tessuti e taglio a dir poco eccezionali, come il prezzo: davvero irrisorio.
Dopo la ghetta EASY che lo scorso anno ha rivoluzionato il mondo delle ghette, ponendosi come risposta definitiva a un’esigenza di praticità e semplificazione sentita da tantissimi, un'altra grande invenzione che tornerà davvero utile a moltissimi cacciatori.
Prima di salutarci, due parole ancora sulla ghetta EASY.
Come potrete notare visitando il sito www.bmhunting.it, quest’anno è uscita la versione evolution, con l’eloquente nome di EASY EVO.
È infatti la vera e propria evoluzione della specie, che dal modello dello scorso anno – vero best seller BM Hunting, di cui già escono sbiadite imitazioni- ha aggiunto nuovi tessuti ultratecnici sul copriscarpone sia davanti che dietro, per garantire una protezione e una tenuta ancora migliori, come richiedevano professionisti e i più tecnici fra i cacciatori, specie di beccacce.
E la ricerca della perfezione non si ferma…
…State collegati!