Sono cacciatori metodici e attenti alla cura del dettaglio i migratoristi; continuamente dediti alle migliorie del proprio appostamento e dei richiami che rappresentano rispettivamente una seconda casa e membri della famiglia in questa tipologia di caccia. Alla struttura e alla vegetazione che compongono il sito di caccia rendendolo un luogo di attrazione per la sosta dei migratori in transito, si aggiunge il canto dei richiami che rappresenta il mezzo decisivo per la riuscita della caccia. Un appostamento contornato da cespugli di bacche e frutti appetibili per i tordi come il biancospino, il sorbo e il ginepro, fra i quali vibra il canto in amore dei richiami distribuiti nelle apposite gabbie rappresentano il risultato ideale. Arte venatoria fra le più antiche, derivata dalla pratica dell’ uccellagione, la caccia da appostamento con l’uso dei richiami si esalta nei mesi di ottobre e novembre.
Caccia da appostamento con l’uso dei richiami
I primi ad arrivare sono solitamente i tordi bottacci insieme ai merli, seguiti poi dai tordi sasselli con l’avanzare della stagione autunnale e l’arrivo delle correnti più fredde da nord, per concludere con le cesene che chiudono il tempo del passo nel periodo più freddo. Il tiro non rappresenta in questa caccia l’atto fondamentale dell’azione; infatti si spara sempre a fermo su posatoi creati ad arte dal cacciatore per la sosta dei selvatici che devono appunto raggiungere l’appostamento e fermarsi proprio nei punti strategici in cui i richiami li invitano e dove il cacciatore ha preparato la tesa. Un risultato dunque affatto scontato e mai semplice da ottenere che racchiude però tutti gli sforzi e le soddisfazioni di questa caccia. Nessun tiro è casuale o inaspettato, tutto deve avvenire in modo armonico e preciso; tanto lavoro e passione per arrivare al meritato successo.
Il possesso dei richiami vivi è oggi strettamente regolamentato, possono provenire soltanto da distributori autorizzati, devono essere riconoscibili e in numero limitato. Le cure e le attenzioni da dedicare loro sono molte perché rispetto al passato sono giustamente cambiati completamente i criteri della chiusa che porta gli uccelli al canto in amore. Questa caccia tradizionale ha ricevuto il supporto della tecnologia per arrivare ad avere migliori risultati evitando forme di stress ai richiami. L’azienda Beretti concentra da sempre i propri sforzi nella progettazione e nella creazione di accessori dedicati a questa caccia. Per garantire condizioni di vita e di canto ottimali ai richiami ha progettato il fotoperiodo Pro 2000 Plus che riproduce le giornate dell’anno in modo naturale con albe e tramonti simulando anche le fasi lunari che influenzano notevolmente i ritmi biologici degli animali. Questi simulatori sono delle centraline che grazie alla luce programmabile di una lampada permettono di traslare le stagioni variando automaticamente le ore di luce mantenendo in salute i richiami con un canto più forte e duraturo.
Fotoperiodo Beretti Pro 2000 Plus
Gli uccelli non avvertono in questo modo nessun tipo di scompenso ed effettuano la muta del piumaggio in modo quanto più naturale senza bisogno dell’intervento da parte dell’uomo. Beretti Pro 2000 Plus prevede 6 diversi programmi con orari specifici per le diverse specie: tordo bottaccio, tordo sassello, cesena, merlo, allodola, un programma standard per la batteria mista di richiami e un programma modificabile in cui il cacciatore può inserire date e orari creando una tabella personalizzata che l’apparecchio genera e che funzionerà in automatico tutto l’anno. Come intuibile sono molti gli aspetti che fanno la differenza nella riuscita della caccia da appostamento e gli appassionati né sono consapevoli; il canto dei richiami non è un evento automatico, ma si ottengono risultati migliori e più naturali con uccelli che godono di buona salute, alimentati e custoditi in maniera consona. Per questo oltre al fotoperiodo Beretti ha pensato anche a nuove gabbie con dimensioni e accorgimenti dedicati ai diversi richiami. Nuova è la struttura della mangiatoia estraibile, che consente uno spazio maggiore e più pulito agli uccelli. Aperta e riposta dal cacciatore, questa mangiatoia evita lo spreco e l’inquinamento dei mangimi da parte dei richiami che si muovono all’interno. La passione per la caccia e la lunga esperienza di Beretti testimonia come la tradizione possa essere sostenibile se si mantengono inalterati i principi fondamentali che ispirano la caccia; passione e rispetto del selvatico con ogni mezzo a disposizione, anche il più tecnologicamente avanzato.
Per ulteriori informazioni su fotoperiodi e altri accessori, visita il sito Beretti.
