Il corso basico di tiro operativo con pistola per privati cittadini, che abbiamo descritto a maggio costituisce il fondamento di tutto il progetto didattico firmato “Tirooperativo.it” e verte su una serie di insegnamenti i quali, più che costituire un insieme di norme rigide di comportamento, orbitano intorno a determinate linee essenziali poste in modo tale da privilegiare la capacità di adattamento di ognuno alla situazione critica da affrontare uscendone vincenti sul piano fisico, mentale e giudiziario.
Fondamentale l’importanza attribuita alla scelta degli equipaggiamenti e delle armi cui, a partire dal mese di Dicembre, saranno dedicate apposite lezioni mono-tematiche.
Il primo seminario, che si terrà sabato 10 e domenica 11, avrà come oggetto di trattazione i fucili ad anima liscia in configurazione tattica ed è volto a preparare i partecipanti all’utilizzo efficace di questo tipo di armi.
“Il fucile ad anima liscia, soprattutto in determinate configurazioni, è senza dubbio un’arma particolarmente adatta al combattimento, soprattutto in considerazione di alcune criticità proprie degli scontri a fuoco. Mi riferisco, in particolare, alla difesa domestica.”
Autore di queste parole è Alessio Carparelli, studioso della dinamica degli scontri a fuoco che avvengono in Italia e docente di tiro da combattimento.
Il nostro interlocutore prosegue con una descrizione che, pur distaccandosi dall’aneddotica storica, si basa su una serie di studi, primi in Italia, dedicati al processo della paura e, nella fattispecie, è accostato al caso di un’invasione domestica:
“Occorre immaginare una realtà in cui pur essendo armati, per la paura, vi sia un’importante compromissione della sfera percettiva quale potrebbe concretizzarsi, per esempio, nella perdita di sensibilità alle mani e nell’aumento della forza fisica.”
“Immaginiamo di premere il grilletto, quasi senza accorgercene, nel momento sbagliato, senza che per esempio vi sia attualità del pericolo. Non sarebbe vantaggioso, in tale situazione, poter disporre di un’arma costruita in modo tale da camerare, prima delle altre, una munizione non letale?”
“Si pensi anche, immaginando di essere “dall’altra parte”, all’effetto che una fucilata può avere sulla psiche di un intruso...non avrebbe forse un altissimo potere dissuasivo rispetto al mettere in atto un’aggressione e, anche, al proseguire nell’azione criminosa?”.
“L’esempio che le faccio, ovviamente, deve essere correttamente contestualizzato poichè ogni vicenda fa caso a sè e non è possibile trovare una sintesi schematica applicabile alla totalità degli scontri a fuoco, delle aggressioni e delle invasioni domestiche ma è pur vero che ogni elemento rappresentato nella composizione fantastica che le ho fatto ha una correlazione con la realtà così come cel’hanno restituita, attraverso la propria testimonianza, coloro che abbiamo intervistato per realizzare il nostro studio e le relative statistiche”.
Alla mente di chi scrive si insinua, dunque, una domanda semplice: quanto valore può essere attribuito all’eventualità di scongiurare, per quanto in maniera rumorosa, grazie all’utilizzo di un’arma particolare, uno scontro a fuoco vero e proprio?
La riflessione che segue, anche grazie all’esperienza diretta derivante da una serie di studi e prove condotte proprio con Alessio Carparelli e la sue equipe, tiene anche conto del potenziale effettivo del fucile tattico ad anima liscia in molteplici contesti di scontro, a patto di saperlo ben configurare, manipolare, utilizzare.
Fondamentale, insomma, un’istruzione adeguata.
La durata del nuovo corso è di otto ore totali, sette delle quali da passare in poligono e, a tal proposito, è utile operare una brevissima digressione: i seminari sui singoli sistemi d’arma costituiscono delle integrazioni al percorso formativo base e, come tali, sono riservati a coloro che hanno già una preparazione teorica adeguata; maggiore insistenza, dunque sulla pratica di tiro.
Argomenti affrontati la sicurezza nel maneggio, le posizioni di tiro, il metodo di inquadramento con organi di mira di vario tipo, lo studio dei munizionamenti, letali e non, la dispersione delle rosate con munizionamento spezzato, il tiro d’emergenza, elementi tattici e molto altro.
I nuovi corsi, inquadrati nell’ambito più ampio del progetto dell’autore dedicato, in generale, alla scienza della difesa, devono essere considerati degli strumenti in più per perseguire, sempre, lo stesso obiettivo: “la sopravvivenza fisica, mentale e guidiziaria di chi viene aggredito”.
Presto un nostro approfondimento.
Chi desidera acquisire ulteriori informazioni può consultare il sito internet www.tirooperativo.it